Quanto davvero la pandemia ha influito sulle paure più intime dei nostri giovani? Quando l'ansia di contrarre una MTS è cresciuta così tanto, dall'inizio della pandemia, da impedire, ai ragazzi, di vivere bene il sesso.
Condivido in pieno l'articolo. In una pandemia il "tutto diventa pericoloso" condiziona la vita (non solo dei più giovani) anche quando l'emergenza rientra. Accanto allo psicologico (fondamentale secondo la mia esperienza), trovo importanti le informazioni date nei centri MST: conoscere i comportamenti non a rischio può aiutare a riappropriarsi, piano piano, del proprio benessere.
Beh quando, lamentandosi del fatto che pur facendo solo sesso orale, l'ansia DOPO lo coglieva, gli ho ricordato che è possibile fare sesso orale usando i preservativi, mi ha preso per matto… dichiarando pomposamente: "Se devo farlo con il preservativo, allora faccio a meno".
Gli ho fatto presente che "botte piena e marito ubriaco", da che mondo è mondo, non sono compatibili.
In ogni caso, in molte occasioni diverse, parlando con 20enni ho realizzato che, pur avendo al giorno d'oggi, possibilità di apprendere per molti diversi canali, l'ignoranza sulla trasmissibilità e sulle diverse modalità di infezione, a seconda della specifica malattia venerea, è davvero preoccupante.
Sento ancora giovani che dicono: "basta tirarlo fuori prima e non rischi nulla!", e mi corrono i brividi lungo la schiena mentre, contemporaneamente, nelle orecchie risento la voce del mio amico infettivologo, che mi segnala che, da dopo il lockdown, si sta presentando un incremento preoccupante di infezioni da MTS tra i giovani.
Il senso di invulnerabilità dei giovani —tipica della loro età eh: non lo discuto— può ingenerare danni davvero pericolosi!
Condivido in pieno l'articolo. In una pandemia il "tutto diventa pericoloso" condiziona la vita (non solo dei più giovani) anche quando l'emergenza rientra. Accanto allo psicologico (fondamentale secondo la mia esperienza), trovo importanti le informazioni date nei centri MST: conoscere i comportamenti non a rischio può aiutare a riappropriarsi, piano piano, del proprio benessere.
Beh quando, lamentandosi del fatto che pur facendo solo sesso orale, l'ansia DOPO lo coglieva, gli ho ricordato che è possibile fare sesso orale usando i preservativi, mi ha preso per matto… dichiarando pomposamente: "Se devo farlo con il preservativo, allora faccio a meno".
Gli ho fatto presente che "botte piena e marito ubriaco", da che mondo è mondo, non sono compatibili.
In ogni caso, in molte occasioni diverse, parlando con 20enni ho realizzato che, pur avendo al giorno d'oggi, possibilità di apprendere per molti diversi canali, l'ignoranza sulla trasmissibilità e sulle diverse modalità di infezione, a seconda della specifica malattia venerea, è davvero preoccupante.
Sento ancora giovani che dicono: "basta tirarlo fuori prima e non rischi nulla!", e mi corrono i brividi lungo la schiena mentre, contemporaneamente, nelle orecchie risento la voce del mio amico infettivologo, che mi segnala che, da dopo il lockdown, si sta presentando un incremento preoccupante di infezioni da MTS tra i giovani.
Il senso di invulnerabilità dei giovani —tipica della loro età eh: non lo discuto— può ingenerare danni davvero pericolosi!
J.C.