La circoncisione ai giorni nostri.
Quello che ho scoperto, facendo un po’ di ricerche sulle statistiche in questo ambito riferito, in particolare, alla comunità gay mi ha lasciato un po' perplesso…
Circoncisione? Perché parlarne? Molti di voi, sicuramente, assoceranno la circoncisione a:
motivi religiosi;
fattori culturali;
sindrome varie che possono affliggere il pene.
E fin qui posso darvi pienamente ragione. Quello che mi ha lasciato piuttosto di stucco, invece, è stato l’incremento d’interventi di circoncisione, a fronte dell’assenza dei fattori che ho riportato poco sopra! Quindi se non ci sono motivazioni religiose, culturali o mediche che altro motivo può portare un maschio sano a sottoporsi ad un intervento chirurgico in una zona così delicata?
Beh vi sembrerà strano, ma negli ultimi cinque, sette anni, c’è stato letteralmente un boom di questi interventi, solo per motivi estetici. Si avete capito bene: solo motivi estetici.
Quello che mi ha colpito di più è stata la fascia di età dei maschi che si sono sottoposti a questo intervento: parliamo dai ragazzi dai 16 ai 25 anni circa. Sopra i 25 le percentuali, fuori dalle motivazioni elencate sopra, sono praticamente tendenti a zero.
Per chi non fosse a conoscenza di cosa sia la circoncisione, lo spiego molto brevemente: è un intervento chirurgico, atto a eliminare il prepuzio in modo da lasciare il glande perennemente scoperto. Ci sono diverse scuole di pensiero sull’esserci davvero motivi validi per sottoporsi all’intervento, se non per motivi medici, come la famosi ad esempio.
Né voglio impelagarmi nell’eterna discussione tipicamente americana, paese dove sino a pochi anni fa a questo intervento venivano sottoposti la stragrande maggioranza degli bambini: dalle loro statistiche, attualmente negli Stati Uniti, il 70% dei maschi maggiorenni sono stati circoncisi prima di lasciare l’ospedale dopo il parto.
Vediamo allora le principali due scuole di pensieri, riguardanti i vantaggi, e svantaggi, dell’essere circoncisi. Premesso che, come negli States, le circoncisioni avvengono appena dopo il parto, in quel momento non è ancora dato sapere se il maschio in questione avrà, o meno, dei problemi in età adulta che possano richiedere l’intervento.
Scuola di pensiero pro circoncisione immediata.
Questa corrente di pensiero porta a motivazione della propria convinzione, ciò che nel 2012 la prestigiosa American Academy of Pediatrics ha affermato: secondo gli americani tutti i neonati dovrebbero essere circoncisi. La pratica ridurrebbe il rischio di infezioni delle vie urinarie del 90%, nonché quello di contrarre il virus dell’HIV del 60%, con un notevole risparmio sulla spesa sanitaria.
Scuola di pensiero contro la circoncisione immediata
Di contro alla scuola di pensiero pro circoncisione, i detrattori dicono che lo studio sopra citato, si è svolto soprattutto nei paesi africani, dove l’incidenza dell’Aids è molto elevata.
Inoltre, un recente studio danese, dimostra che il rischio di sviluppare autismo, tra i circoncisi alla nascita, è una volta e mezza più alto; questo, probabilmente, a causa dell’esperienza dolorosa vissuta dal neonato, visto che, con la scusa del ‘tanto non se lo ricorderanno’, e del rischio nel sedare un neonato, l’asportazione del prepuzio avviene senza tanti fronzoli!
Insomma, come sempre in questi casi, la medicina non riesce a risolvere totalmente i nostri dubbi sul procedere o meno su un intervento così invasivo per soli fini estetici.
Ma veniamo alle circoncisioni estetiche.
In Italia, così come nella maggior parte dell’Europa meridionale, la circoncisione neo natale non viene effettuata: essa non fa parte né della cultura del nostro paese, né della religione maggioritaria praticata in questo continente.
Si è notato però, statisticamente parlando, che negli ultimi cinque, sette anni, di come siano aumentate le richieste di circoncisione estetica.
Per circoncisione estetica si intende la richiesta, da parte di un pazienze, di procedere alla circoncisione, solo per motivi estetici, senza alcuna patologia alla base della richiesta.
Può sembrare strano, ma negli ultimi anni, specialmente tra la popolazione omosessuale giovane italiana, parliamo dai sedici ai venticinque anni, la richiesta di questo genere d’intervento, è diventata decisamente più cospicua. C’è da dire anche che la circoncisione richiesta con questa modalità, è quasi sempre, economicamente, a carico del paziente, ed il costo può arrivare sino ai 4000 euro.
Alcune regioni, permettono l’accesso, a questa procedura, con dei ticket a prezzi accessibili, parliamo di circa 500 euro.
Nei casi d’intervento necessario in seguito a patologie riconosciute da un medico, l’intervento è sempre al costo di un normale ticket per il paziente.
Considerando che la fascia di età inclusa nella ricerca, riguarda anche minori ossia la fascia di eta dai sedici ai diciassette anni, va da sé che questi minori hanno anche dovuto affrontare la questione con i propri genitori, sia per una questione di consenso, che per una questione non meno pressante: il costo.
Cosa porta a chiedere un intervento di circoncisione estetica?
Questa è una bella domanda! Personalmente conosco solo due persone che hanno scelto di circoncidersi per questioni non mediche. La risposta alla domanda ‘’perché?’’ chiaramente varia da persona a persona e, nel caso dei miei due conoscenti, sono state:
per una questione igienica e di prevenzione;
per una questione estetica: mi sento più a mio agio nell’intimità con i miei partner.
La prima risposta si inquadra nello studio, sopra citato, che indica una minore incidenza di determinate malattie nei maschi circoncisi; la circoncisione infatti impedisce l’accumulo di sporcizia e smegma, che potrebbe determinare pericolose infezioni, sebbene il fatto che oggigiorno sia più difficile a verificarsi, grazie ai numerosi prodotti per la pulizia intima maschile in commercio, ma non altrettanto raro in tempi antichi, dove una banale infezione al pene poteva determinare anche la morte!
La seconda… Beh lascio libera scelta all’interpretare la risposta data. Pare comunque, da uno dei tanti studi fatti dagli americani, che il principale motivo per la richiesta di circoncisione, non atta a curare una malattia, sia puramente “estetico”, a imitazione della maggior parte degli attori pornografici. Non sorridete: la percentuale più alta di risposte, in tal senso, alle indagini di diverse cliniche universitarie, è stata proprio questa!
Un altro dei motivi che risulta in cima alle motivazioni, per quanto strano, viene fatto risalire alla credenza che una pene circonciso dia maggiore intensità nella percezione del piacere, e una maggiore durata del rapporto sessuale.
In ordine di affermazioni: sbagliato e giusto (sebbene non per le motivazioni dichiarate)!
Sbagliato: un pene circonciso è più sensibile alle stimolazioni… Inizialmente! Con il passare del tempo, la pelle del glande, che appena dopo l’intervento è più sensibile perché non più protetto dal prepuzio, tende ad inspessirsi per proteggersi, con il risultato di diventare meno sensibile, con il tempo.
Giusta: la seconda affermazione, ma non per la ragione immaginata: rifacendomi al paragrafo precedente, la maggiore durata del rapporto, è proprio dovuta al fatto che il glande diventa meno sensibile, quindi necessita di maggiore stimolazione —in questo caso in termini di tempo— per raggiungere l’orgasmo.
Concludendo…
Insomma: come in tutte le cose, ci sono i pro ed i contro. Sicuramente la decisione di circoncidersi, per soli motivi estetici, è molto personale, e in quanto tale, credo non sia da giudicare!
Adattando un vecchio motto delle femministe negli anni del ’68: «Il corpo e mio, e ci faccio quello che voglio io!»
Voglio solo vedere se, con il tempo, il numero dei nuovi circoncisi, per soli motivi estetici, calerà o meno: se si, allora vorrà dire che alla fin fine, un po’ è stata anche una moda. Se invece resterà quello attuale o aumenterà, vorrà dire che è una necessità che molti sentono, e in quanto tale, trovo giusto che sia soddisfatta.
E voi che ne pensate?
J.C.